Sai com’è nato il nome dell’autrice di Amore Disperato, Nada?
“𝐶𝑂𝑀𝐸 𝑃𝑂𝑆𝑆𝑂 𝐹𝐴𝑅𝐸 𝑃𝐸𝑅 𝑅𝐼𝑁𝐺𝑅𝐴𝑍𝐼𝐴𝑅𝐿𝐴?”
“𝑁𝐴𝐷𝐴, 𝑁𝐴𝐷𝐴…”
La madre Viviana Fenzi, un giorno, facendosi leggere la mano da una zingara, scoprì che sarebbe diventata madre di una figlia che avrebbe viaggiato e riscosso un grande successo. Incredula e felice, le chiese cosa poteva fare per ringraziarla e ricevette come risposta: “Nada, Nada…”
Il successo di Nada
Nada debutta quindicenne al Festival di Sanremo 1969 con la canzone “Ma che freddo fa” in collaborazione con i Rokes, ottenendo un successo improvviso che la porta al primo posto della hit parade per diverse settimane.
Sembra l’inizio di un film, in realtà è l’incipit di una storia di successo precoce; infatti, Nada è già una stella del pop quando ha appena quindici anni e proprio per la sua giovanissima età riceve l’appellativo di “Pulcino del Gabbro”, il suo paese natale.
Il primo successo al rinomato Festival arriva due anni dopo il debutto: è il 1971 e Nada in coppia con Nicola Di Bari incanta l’Italia con il celebre singolo “Il cuore è uno zingaro”, che assicura la vittoria al duo.
Negli anni a seguire si allontana dal genere che l’ha resa famosa e prova a sfondare nel panorama della musica d’autore.
Una nuova Nada
Sono anni meno prosperi di successi e la svolta verso il cantautorato si rivela fallimentare, Nada non è più quella di prima e il pubblico sembra aver dimenticato la dolcezza di quel “pulcino” che aveva fatto battere i cuori di migliaia di italiani sulle note di canzoni come “Cuore stanco”, “Re di denari”, “Io l’ho fatto per amore”.
Durante gli anni ’70 Nada è in cerca di conferme e vuole stabilizzare il suo successo altalenante, che l’ha vista sia in cima alle classifiche, sia cadere poco tempo dopo nel dimenticatoio. Ma la storia della ragazzina prodigio non si ferma.
È il 1983 e al Festivalbar con “Amore disperato” Nada incanta tutti.
Il successo è straordinario, la canzone diventa un manifesto dell’educazione sentimentale per cuori che si incontrano nella cornice di una notte d’amore.
Nada vola in cima alle classifiche e legittima la sua consacrazione nell’olimpo della musica leggera, con un pezzo tra i più rappresentativi degli anni ’80. Amore Disperato diventerà eterna.
Nada è finalmente un’artista di riconosciuto successo, la sua carriera è decollata e la paura del baratro è scomparsa.
C’è anche un film basato sulla sua storia, “La bambina che non voleva cantare”, in cui si ripercorrono gli eventi del suo successo estremamente precoce.
“Lei ballerà tra le stelle accese”, sembra quasi una profezia. Proprio come quella formulata dalla zingara che predisse la nascita di uno degli astri più belli della musica italiana.
Indubbio è, che si sia avverata.