L’universo di Mia Martini

Mia Martini è stata una delle cantanti più emozionanti e talentuose della storia della musica italiana, un manifesto dell’arte cantautorale. Un’interprete senza pari, fortunata nel dono del canto ma non nella vita.

Famosissima per Almeno tu nell’universo, è impossibile che si rimanga però a bocca chiusa quando qualcuno intoni Sei bellissima, Minuetto e Gli uomini non cambiano.

Il suo vero nome era Domenica Rita Adriana Bertè ed era di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. La sua carriera comincia negli anni sessanta, ma il successo arriva solo dieci anni dopo grazie all’incontro con il fondatore del Piper Club, all’epoca la più importante discoteca d’Italia.

mia martini

Nel 1971 pubblica Oltre la collina, il suo primo album. Uno dei primi concept album italiani, focalizzato su temi importanti come la spiritualità, la malattia e il suicidio. Negli anni successivi incide Piccolo uomo e Minuetto, che le permettono di ottenere un grandissimo successo.

Alla fine dell’anno 1983, Mia Martini si scontra con un grandissimo scoglio che le pregiudica la carriera, e non solo: comincia, infatti, a circolare la voce che la Mia Martini porti sfortuna.

Si dice che questa diceria sia nata al termine di un concerto in Sicilia, alla fine del quale, per molteplici motivi, non si potè rispettare la tabella di marcia stabilita e Mia Martini suggerì di fermarsi a passare la notte in albergo. I musicisti, non curanti, decisero di proseguire e di tenere fede ai programmi. Purtroppo però durante il viaggio fecero un gravissimo incidente che costò la vita a due componenti della band.

Nei giorni seguenti, la stampa cominciò a fare allusioni sulla cantante e a diffondere la ridicola diceria che fosse stata lei a causare la sciagura.

Le conseguenze non si fecero attendere, nessuno più voleva collaborare con lei.

In un’intervista dichiarò La mia vita era diventata impossibile. Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia. C’era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch’io. Mi ricordo che un manager mi scongiurò di non partecipare a un festival, perché con me nessuna casa discografica avrebbe mandato i propri artisti. Eravamo ormai arrivati all’assurdo, per cui decisi di ritirarmi.

mia martini depressione
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Dopo anni di dolore e depressione, nel 1989 approdò al Festival di Sanremo con Almeno tu nell’universo, visibilmente provata ma pronta ad una rinascita. Almeno tu nell’universo è un brano che Bruno Lauzi scrisse per Mia Martini nel 1972 e che lei presentò al 39° Festival di Sanremo, nel 1989, solo diciassette anni dopo.

Al Festival, Mia ottenne il Premio della Critica e una gran quantità di apprezzamenti da parte del pubblico. Nonostante ciò, si classificò in nona posizione. Almeno tu nell’universo ha un significato molto profondo. Non è solo una canzone d’amore, racconta uno spaccato della società contemporanea, dell’indifferenza delle persone e dell’assenza di punti di riferimento. Una canzone che seppur scritta quasi vent’anni prima le risultava perfettamente attuale. Il racconto della più grave delle solitudini, essere circondata da una folla che non ti considera.

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