Non sono una signora

Siamo nel 1982, è l’anno di Rocky III e Rambo con Sylvester Stallone, è l’anno dell’home computer Commodore 64, è l’anno della vittoria dell’Italia al Campionato mondiale di calcio.

Sono anni quelli degli inizi dell’ottanta impregnati di una cultura fortemente maschilista, dove le pubblicità, i claim, i programmi televisivi raccontano di un mondo cucito su misura dell’uomo.

In questo clima fortemente maschilista e machista, nasce Non sono una signora.

Loredana bertè poster non sono una signora
loredana bertè non sono una signora

Non sono una signora è un inno alla libertà, è un brano pazzesco scritto da Ivano Fossati. Il successo fu clamoroso con oltre mezzo milione di copie vendute, rimanendo nella chart per due settimane e superando i confini italiani.

È un’incitazione alla forza, al coraggio, all’individualità.

Loredana urla che non è una signora, non è ciò che tutti si aspettano che lei sia. È una donna viva, una donna consapevole, che protegge gelosamente la sua unicità e la sua libertà.

Per la Bertè, Non sono una signora è diventato un manifesto della propria identità, controcorrente e senza paura. Probabilmente se non l’avesse rispecchiata così tanto non avrebbe avuto il successo che ha avuto.

È una donna forte, combattiva, ambiziosa, che ha voglia di farsi valere. È il grido di rivalsa di una giovane donna che sente il bisogno di autodeterminarsi.

loredana bertè poster
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CURIOSITÀ

La storia di questa canzone è piena di aneddoti, racconti, ricordi. Ce n’è però uno particolarmente significativo, che lega in maniera inscindibile Non sono una signora alla vita di Loredana.

Nell’estate del 1982, Loredana Bertè era su un aereo direzione New York per andare a incidere proprio Non sono una signora. Sullo stesso aereo, a pochi sedili da lei, c’era quello che poi sarebbe diventato il suo primo marito, Roberto Berger. Il matrimonio però durò solo 4 anni. Il motivo?

Loredana chiese furiosamente il divorzio quando scoprì che Roberto, di dieci anni più giovane, le aveva tenuto nascosto di essere figlio di un miliardario, titolare del caffè Hag e di altri marchi famosissimi.

Non sono una signora è ciò che con forza dovremmo pronunciare indistintamente, uomini e donne, quando ci sentiamo sminuiti e non rispettati. Loredana Bertè è ancora oggi un esempio iconico di libertà e indipendenza.

loredana bertè poster musicale

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